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Tante le novità all’interno del Decreto Ministeriale Parco Agrisolare firmato in data 19 aprile 2023 e pensato per gli agricoltori. Vediamole insieme nel dettaglio. 

I beneficiari rimangono gli imprenditori agricoli in forma individuale o societaria, le imprese Agricole, Agroindustriali sia di produzione che di trasformazione, le Cooperative e i loro Consorzi e gli Agriturismi.

Per accedere al bando è necessario che l’azienda sostenga i costi dell’intervento e che possieda l’immobile (o ne detenga regolare contratto di affitto) e che tale immobile sia a servizio dell’impresa agricola. 

Diverse le spese ammesse da dividere in due categorie:

  • Acquisto e installazione di materiali principali per l’Impianto Fotovoltaico, sistemi d’accumulo e colonnine di ricarica e quanto necessario al suo funzionamento come l’approntamento del cantiere, le spese di progettazione e spese tecniche per la direzione lavori.
  • Spese per lo svolgimento di adempimenti per la pratica di connessione dell’impianto fotovoltaico alla rete elettrica (compresi gli importi da corrispondere al Gestore di Rete territorialmente competente, gli eventuali oneri per l’adeguamento dell’infrastruttura di rete eventualmente necessario, l’assolvimento degli obblighi fiscali, se previsti dalla norma, altri oneri necessari).

Gli impianti dovranno avere una potenza di picco tra il minimo di 6 kWp ed un massimo di 1 MW, è obbligatorio che vengano installati su tetti e coperture di fabbricati strumentali all’attività agricola, ovvero che siano ad uso produttivo, è possibile abbinare all’impianto Fotovoltaico anche sistemi d’accumulo per la ricarica elettrica e colonnine di ricarica per veicoli elettrici.

Vi sono poi altri interventi come ad esempio la rimozione e smaltimento dell’amianto, l’isolamento termico dei tetti e realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto.

Aumenta, rispetto al vecchio banco, il contributo a fondo perduto sulla spesa.

  • 80% per le aziende della produzione agricola primaria che fanno autoconsumo o autoconsumo diffuso
  • 30% per gli investimenti delle aziende della produzione agricola primaria oltre il vincolo di autoconsumo o autoconsumo diffuso
  • 80% per le aziende del settore della trasformazione di prodotti agricoli (per le quali non ci sono vincoli sull’autoconsumo, 150 milioni)
  • 30% per il settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli (senza vincoli sull’autoconsumo)

Per le categorie con contributo al 30%, l’intensità di aiuto può essere aumentata di:

  • 20% per le piccole imprese;
  • 10% per le medie imprese;
  • 15% per investimenti effettuati nelle zone svantaggiate

Un elemento importante è il vincolo di Autoconsumo che viene parzialmente rimosso nella nuova norma valendo solo per le aziende agricole di produzione primaria, e può essere soddisfatto anche con “autoconsumo condiviso” nel caso più imprese si aggreghino.

Se la tua azienda è interessata ad accedere al bando Agrosolare, i nostri esperti sono a tua disposizione per fornirti tutte le informazioni necessarie, non esitare a contattarci!